15 Marzo 2012
di Antonella Palumbo –
Il 22 marzo ritorna la Giornata Mondiale dell’Acqua, ricorrenza istituita nel 1992 dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo (UNCED), per ricordare che l’acqua è un bene primario per la vita dell’uomo e del pianeta.
Come ogni anno numerose saranno le iniziative che si svolgeranno il tutto il mondo per sensibilizzare le popolazioni su un tema così fondamentale.
Tutte le attività umane utilizzano acqua per bere, cucinare, lavare, ma soprattutto per produrre cibo, carta, vestiti ecc. Ognuno di noi beve 2-4 litri di acqua al giorno, per produrre un chilogrammo di carne si consumano 15.000 litri di acqua e un chilogrammo di cereali ne richiede 1.500.
Ci sono 7 miliardi di persone da nutrire sul pianeta e nel 2050 ce ne saranno 9 miliardi.
Per poter garantire un’adeguata alimentazione a tutti è necessaria una sufficiente quantità di acqua potabile, e ciò sarà possibile, solo quando tutti i popoli avranno il libero accesso fisico ed economico a cibo sano e nutriente e ad acqua pulita, in grado di sostenere una vita sana ed attiva.
È doveroso poi ricordare che nei paesi occidentali l’acqua è sempre più oggetto di spreco a causa delle perdite nelle reti di distribuzione urbana, dove si arriva a dissiparne anche il 50%, con una stima annuale che si aggira tra i 250 e i 500 milioni di metri cubi di acqua potabile smarrita nelle grandi città , che potrebbe invece rifornire altre 20 milioni di persone.
A ciò si aggiunga lo smaltimento dei rifiuti scaricati nei corsi d’acqua che provocano lo sviluppo di malattie come il colera e la malaria.
Nella parte povera del pianeta, invece, la mancanza di acqua è una delle principali cause di carestia e denutrizione, e le precipitazioni irregolari e le inondazioni possono provocare temporanee carenze ed emergenze alimentari.
La Giornata Mondiale dell’Acqua si propone lo scopo di focalizzare l’attenzione di tutti sull’importanza di tale risorsa, e sulla necessità impellente di adottare politiche mondiali sulla gestione sostenibile di questo bene così prezioso.
Ciò che si chiede è la diminuzione del consumo di prodotti ad impiego intensivo d’acqua, la riduzione dello spreco di cibo e la produzione di alimenti di migliore qualità con minor utilizzo di acqua, una dieta sana ed equilibrata per tutti gli abitanti del pianeta.