Accogliamo la sfida!

CinEducazione: Miral

8 Luglio 2011

MIRAL

 

REGIA: Julian Schnabel

 

ATTORI: Freida Pinto, Willem Dafoe, Alexander Siddig, Hiam Abbass, Omar Metwally, Makram Khoury, Yasmine Al Masri, Ruba Blal, Vanessa Redgrave, Stella Schnabel, Makram J. Khoury, Lana Zreik, Doraid Liddawi, Adham Aqel, Yolanda El-Karam

Ruoli ed Interpreti

DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures

PAESE: Francia, Gran Bretagna, Israele, USA 2010

GENERE: Drammatico

DURATA: 112 Min

 

di Teresa Beltrano –

Il soggetto del film è tratto da una storia vera dal libro: “La strada dei fiori di Miral”, scritto da Rula Jebreal. Miral è senz’altro un film di notevole interesse storico e socio-culturale. La sceneggiatura è ben articolata, senza sforzature, senza posizioni di parte e con l’unico interesse di far riflettere sulla storia di due popoli gli ebrei e i Palestinesi che vivono, nonostante sofferenze e conflitti, nella stessa terra. E’ attraverso le vicende di quattro donne che si snoda una storia straordinaria segnata da grandi sofferenze e anche dal desiderio della ricerca della pace e della convivenza. L’evento cruciale ha inizio nel 1948 quando l’ONU decise la divisione provvisoria della Palestina in due parti, una amministrata dagli ebrei, l’altra dagli arabi-palestinesi. Gerusalemme fu posta sotto il controllo internazionale. Il piano fu accettato dagli ebrei ma rifiutato dagli arabi. Il 15 maggio 1948 gli ebrei proclamarono la nascita dello stato di Israele, con capitale Tel Aviv. Iniziò così un conflitto che si sviluppò in quattro fasi, fino al 1993 quando dopo otto mesi di trattative segrete a Oslo, a Washington il primo ministro israeliano Yitzak Rabin e il capo dell’Olp Arafat firmano reciproco riconoscimento dello Stato israeliano ed di quello palestinese.

Siamo a Gerusalemme, nel 1948, Hind una giovane donna palestinese, incontra un numeroso gruppo di bambini orfani, che piangono e non sanno dove andare. Sono le vittime più sofferenti dell’attacco Israeliano. Se ne prende cura vendendo tutte le proprietà della sua famiglia e fa nascere una scuola l’istituto Dar Al Tifel, la casa del fanciullo. Hind assicura la cultura e l’educazione come strumenti per una convivenza pacifica e per una crescita della propria identità. Hind Husseini, morì il 13 settembre1994, la sua scuola è ancora aperta. Nadia, una giovane donna che porta nella sua carne le ferite di una violenza familiare, conosce in un carcere ebreo, Fatima, un’infermiera palestinese che era stata condannata a tre ergastoli per aver aiutato la fuga di alcuni rivoluzionari arabi. La sua storia s’intreccia con quella di Nadia che viene amata e rispettata dal fratello di Fatima, un uomo che però non riesce a salvarla dalla sua tragedia. Nadia aveva lasciato una piccola bimba Miral che viene cresciuta dal papà anche se non è figlia sua. Il papà di Miral per salvarla da eventuali coinvolgimenti rivoluzionari, la manda dalla signorina Hind ormai diventata per tutte le ragazze Mama Hind. Miral è il nome di un fiore rosso che cresce lungo la strada. “E’ un nome persiano ma io sono Palestinese”, affermerà Miral davanti al padre della sua amica ebrea Lisa. Miral crescendo sperimenta qual’è in fondo la via per una pacifica convivenza dei due popoli e delle loro identità. La via è quella del dialogo e della cultura. Il film termina con alcune immagini di repertorio relative al Primo Ministro Israeliano Rabin che afferma: “Stiamo costruendo la Pace, non la stiamo sognando” Il regista ha dedicato il film a tutti coloro che da entrambe le parti credono ancora che la pace sia possibile.

 

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