Accogliamo la sfida!

Da Napoli arriva un segnale: attenzione alla politica che alimenta l’odio

30 Aprile 2011

di Alessandro Grimaldi

Gli atti di violenza che in questi giorni hanno caratterizzato la campagna elettorale a Napoli, ci aiutano a riflettere su una questione tanto evidente quanto drammatica: la politica attuale alimenta l’odio. In realtà non è solo un problema della politica, ma purtroppo lì dove ci sono “bandiere” in competizione, c’è antagonismo e rivalità. Una volta si diceva: “vinca il migliore”. Questo antico augurio tra concorrenti è ormai andato in disuso e l’obiettivo è distruggere l’avversario con ogni mezzo. I vecchi comizi fatti di incoraggianti false promesse, ormai si sono trasformati in occasioni per delegittimare il proprio nemico. Non si sentono più idee che esprimono un programma, ma mirati attacchi personali, con l’intenzione di mostrare la nullità dell’altro.

Questo modo di fare, che non ha colori, ma è proprio della prassi politica attuale, probabilmente avrà anche effetto sugli elettori, ma è un gioco sporco di una parte della classe dirigente che, ancora una volta, non rispetta il cittadino, ma cerca di manipolarne il pensiero per un proprio tornaconto, con l’unica conseguenza di alimentare l’odio e dividere il paese.

Tornando ai fatti di Napoli, condivisibile o meno l’appartenenza del candidato sindaco insultato, l’atto deve essere condannato senza mezzi termini. Si tratta di una forma di contestazione che non può essere degna di persone civili. Dimostrare il proprio dissenso è possibile, ma sempre nel rispetto delle più semplici regole di educazione. Dire quello che si pensa è un diritto, ma farlo con educazione è un dovere. Purché, naturalmente, si dica o si pensi di dire sempre la verità.

 

httpv://www.youtube.com/watch?v=AueHXuhCeMo

1 commento

  1. Umberto Moletti /

    Non solo la politica alimenta l’odio e la faziosità; che siano state le tifoserie del calcio ad aprire questo vaso di Pandora? Mi permetto di far notare che da qualche anno tutte le nostre relazioni sociali sono caratterizzate, se non dall’odio, dal rancore e da un senso di rivalsa per i torti, o presunti tali, subiti sin dai primi anni di scuola. In quest’episodio si potrebbe far notare ai facinorosi che fascismo, comunismo, nazzismo, fondamentalismo islamico ecc.sono ideologie equivalenti che hanno e continuano a lasciarsi dietro una scia di sangue e di morte. La pace deve essere dentro di noi e non sulle bandiere!

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