Accogliamo la sfida!

Accoglienza immigrati: una prima risposta concreta dalla Chiesa

1 Aprile 2011

La Chiesa italiana si prepara ad accogliere 2500 immigrati del Nord Africa, in strutture messe a disposizione da 93 Diocesi.
Lo ha annunciato il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), mons. Crociata, in una conferenza stampa tenutasi a Roma lo scorso primo aprile.

Così, mentre la classe politica e l’opinione pubblica ancora una volta sono divise su una delicatissima questione sociale, la Chiesa non ha dubbi, la parola d’ordine è accoglienza.

Intanto il governo punta tutto sul rimpatrio e il blocco dei prossimi arrivi. Ci riuscirà? Forse a suon di quattrini, visto che Berlusconi di soldi ne ha e può togliersi pure lo sfizio di comprarsi una casa a Lampedusa e promettere 100 milioni di euro a Tunisi, ma attenzione ai ricatti. Chi ci dice che in futuro Tunisi non pretenda regolarmente una “tangente”?

La soluzione non è facile e certamente l’accoglienza non può essere una conclusione permanente. Creare le condizioni sul posto, affinché nessun nordafricano senta l’esigenza di scappare, sembra la cosa più giusta, ma è possibile? Se l’Italia avesse questa forza, probabilmente sarebbe uscita dalla crisi economica da tempo o, addirittura, non ci sarebbe mai entrata.

Ma torniamo alla Chiesa. Ancora una volta, così come è accaduto in passato con altre emergenze, ha subito risposto con un gesto concreto: 93 centri di accoglienza sparsi sul territorio nazionale. Come al solito, però, non se ne parla, poiché cioè che fa notizia quando si parla di Chiesa è sempre e solo lo scandalo!

1 commento

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