Accogliamo la sfida!

Noi che GPII non era un videogioco

3 Maggio 2011

Noi che GPII non era un videogioco, ma l’abbreviazione di Giovanni Paolo II; noi che per gioco imitavamo l’eco della sua voce.

 

Noi che lo abbiamo incontrato alle Giornate Mondiali della Gioventù; noi che in quelle occasioni ci travestivamo da preti e frati per superare le transenne ed andarlo a salutare.

 

Noi che a Castelgandolfo cantavamo a squarciagola per fargli sentire che anche il nostro gruppo c’era; noi che siamo stati anche “cazziati” da lui perché urlavamo troppo forte.

 

Noi che lo abbiamo applaudito quando ha detto con fermezza NO alla mafia; noi che, invece, lo abbiamo fischiato quando ha ribadito il NO fermo della Chiesa ai rapporti prematrimoniali.

 

Noi che abbiamo fatto 14 ore di fila per passare solo per un attimo davanti al suo cadavere; noi che non vedevamo futuro dopo di lui e, invece, ci siamo ricreduti.

 

Noi che abbiamo versato lacrime sincere quando è morto; noi che abbiamo esultato di gioia quando è stato proclamato Beato.

 

Noi giovani francescani nei migliori anni della nostra vita, oggi siamo impastati di lui, della sua immagine, della sua voce, del suo insegnamento.

 

Auguri Giovanni Paolo!

2 commenti

  1. Vale /

    Da scuola…riflessioni di alunni di II media

    E NOI INVECE…
    -che non abbiamo partecipato alle Giornate Mondiali della gioventù;
    -che non abbiamo mai incrociato il suo sguardo;
    -che non abbiamo sfiorato la sua mano;
    -che non siamo stati al suo funerale;
    -che lo stiamo conoscendo solo ora attraverso le numerosissime testimonianze……….PERCHè ANCORA PICCOLI, non abbiamo avuto la fortuna di nascere nella sua epoca storica.
    Stiamo respirando la sua aria di santità guardando gli occhi di coloro che sono impastati di lui, della sua immagine, della sua voce, del suo insegnamento, della sua grinta, del suo sorriso, della sua forza carismatica…
    VOGLIAMO ESSERE ANCHE NOI LE SENTINELLE DEL MATTINO!!!
    Grazie Karol, grazie amici.

  2. Alessandro /

    Brava Valeria,
    questo si che è un modo buono di utilizzare internet in classe, come strumento didattico. Complimenti ai tuoi studenti!

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